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Rapporto 2019. Democrazia degli interessi e interessi della democrazia. Migliorare la qualità della decisione pubblica

Il decimo Rapporto di italiadecide, ha come obiettivo una proposta per disciplinare l’attività delle lobbies nell’interesse tanto degli interessi privati quanto della decisione pubblica.

La qualità della decisione pubblica può migliorare attraverso l’apporto di conoscenze e competenze specialistiche da parte dei titolari di specifici interessi. Questi ultimi possono legittimamente proporre al decisore pubblico le proprie istanze in forma chiara e conoscibile all’esterno. Il decisore pubblico, naturalmente, resta totalmente autonomo nelle sue scelte.

Oggi è praticamente scomparso il ruolo di mediazione tradizionalmente svolto in condizioni di monopolio, dai partiti politici, dalle organizzazioni a loro affiliate; pertanto il rapporto tra interessi e istituzioni è abbandonato al contatto diretto casuale e a volte clandestino tra il privato e il pubblico, ma resta il pregiudizio, che quei partiti avevano animato contro  la formalizzazione delle lobbies.

In una moderna democrazia la rappresentanza degli interessi collega la società civile al sistema politico. Tra l’una e l’altro scorre, continuamente, il confronto e lo scontro degli interessi, siano essi materiali, ideali, generali, particolari, privati, collettivi, istituzionali, forti o deboli. Poiché il moto degli interessi è impetuoso e mutevole, il collegamento deve essere solido, ben progettato. Soprattutto deve poggiare su solide fondamenta costituite dall’abbandono dei vecchi pregiudizi e dalla costruzione di rapporti di fiducia reciproca tra società civile e pubbliche istituzioni.

Inserire la rappresentanza degli interessi nei circuiti della decisione politica in maniera virtuosa e trasparente, invece di lasciarla operare ai margini e nell’opacità, costituisce una opportunità vitale del sistema democratico per il proprio buon funzionamento e il conseguente recupero della fiducia dei cittadini verso le istituzioni democratiche.

Il Rapporto propone i criteri cui dovrebbe uniformarsi una nuova legge sulla materia secondo i criteri generali della semplicità, della chiarezza, della conoscibilità.

 

Disponibile presso Editore Il Mulino